Rosso Fuoco

L’ETICHETTATURA DEI DETERGENTI

Oggi sono malata (nulla di irreparabile!) e comunque vi penso.
Quindi, eccomi qui a condividere con voi qualche pillola di consapevolezza.

Nonostante l’apatia che ha caratterizzato questa mia giornata casalinga, vorrei parlarvi di qualcosina di un po’ più dettagliato e impegnativo rispetto all’ultima puntata (forse ispirata anche dai batteri che mi hanno portata ad ammalarmi! 😉 ).
DAI! Non fuggite! Credetemi … sarà un argomento molto interessante e poi anche in questo caso tenterò di schematizzare il più possibile per rendere scorrevole il discorso (tra uno starnuto ed un altro).

Ebbene … cominciamo a conoscere realmente un prodotto con cui ogni giorno veniamo in contatto e il cui scorretto utilizzo ed una sua inefficace conoscenza possono contribuire a renderlo tossico per noi e per l’ambiente in cui viviamo ….

Il possibile inquinante in questione è il DETERGENTE! Questo prodotto è fondamentale per mantenere belle, pulite, profumate le nostre case, tutto ciò che indossiamo o gli utensili con cui mangiamo!
Ma non è tutto oro ciò che luccica o, come in questo caso, non è un bene tutto ciò che profuma!

Cosa s’intende col termine detergente?

Parliamo di “detergente” riferendoci a qualsiasi sostanza o preparato contenente saponi e/o altri tensioattivi destinati ad attività di lavaggio e pulizia.

!HELP!>> Tensioattivi = sostanze in grado di diminuire la tensione superficiale dell’acqua.

I prodotti detergenti usati più comunemente possono essere raggruppati in tre macroaree:

  •  detergenti destinati al lavaggio del bucato
  •  detergenti per la pulizia della casa
  •  detergenti per le stoviglie a mano o in macchine lavastoviglie

!CURIOSITà! >> Sapevate che troppo poco detersivo può causare l’accumulo di depositi di sali minerali nella lavatrice, che perde, quindi, la sua efficacia aumentando così il costo per lavaggio?

Detergenti destinati al lavaggio del bucato :

  • Detersivi per il bucato in lavatrice >>>>>> Usati a tutte le temperature di lavaggio;
  • Detersivi per capi delicati >>>>>> Indicati per le fibre più delicate, che richiedono anche basse temperature;
  • Detersivi per il bucato a mano >>>>> Utili nel rimuovere lo sporco quando l’uso della lavatrice non sia possibile o non raccomandabile;
  • Coadiuvanti di lavaggio >>>>> Aiutano a migliorare le prestazioni dei detersivi o a dare benefici particolari;
  • Gli ammorbidenti >>>>>>>>>>> Favoriscono la distensione delle fibre e la morbidezza originaria dei tessuti. Riducono la carica elettrostatica, facilitano la stiratura e profumano il bucato;
  • Additivi contro le macchie >>>>>>>>> Aumentano il potere smacchiante del detersivo. Esempi di questa categoria sono le candeggine a base di ipoclorito e gli sbiancanti a base di ossigeno utilizzabili su tessuti delicati e/o colorati;
  • Additivi dolcificanti dell’acqua >>>>>>>>> Proteggono le lavatrici da incrostazioni calcaree 
     

È importante conoscere, almeno in linea generale i differenti ingredienti compresi nella formulazione di un detersivo. Vi chiederete …. perchè dovrei preoccuparmene?

Beh, diciamo che la composizione dei detersivi prevede la presenza di diversi elementi. Uno tra questi è costituito dai fosfati. I fosfati contrastano la durezza dell’acqua e contribuiscono ad un lavaggio efficace.

E allora? Ebbene amici i fosfati sono i maggiori responsabili della cosiddetta “eutrofizzazione delle acque”. OH MY GOD! Cosa significa? Ve lo spiego con una sorta di reazione a catena inserita proprio qui sotto:

Presenza di nitrati e fosfati nelle acque >> proliferazione di alghe microscopiche >> aumentata attività batterica >> aumento del consumo globale di ossigeno >> MORTE DEI PESCI.

Guardate come scorrazza felice e sentitevi in colpa ;)
UN PESCE DEL MIO ACQUARIO! GUARDATE COME SCORRAZZA FELICE E SENTITEVI IN COLPA!

Vi lascia indifferenti? Mi auguro di no!

Come diventare consumatore consapevole di detergenti?

Attualmente non è previsto l’obbligo di inserire sull’imballaggio del detersivo tutti i componenti del prodotto . Nella maggioranza dei casi per poter trovare l’elenco completo degli ingredienti, l’unica possibilità a nostra disposizione è andare sul sito dell’azienda produttrice. Infatti è previsto l’obbligo per i fabbricanti di rendere disponibile sul sito web la scheda degli ingredienti .

Quali sono le informazioni obbligatorie?
Devono figurare a caratteri leggibili,visibili e indelebili sulla confezione:
• la denominazione e il marchio commerciale del prodotto;
• il nome o la denominazione commerciale o il marchio depositato;
• l’indirizzo completo con il numero telefonico del responsabile dell’immissione del prodotto sul mercato;
• l’indirizzo ordinario e quello dell’e-mail, se disponibile, con il numero telefonico presso il quale può essere ottenuta la scheda tecnica;

Tutti i documenti di accompagnamento dei detergenti trasportati alla rinfusa dovranno prevedere queste stesse informazioni.

Le classi di componenti che devono essere riportate nell’etichetta indipendentemente dalla loro concentrazione nel prodotto sono:
• enzimi
• disinfettanti
• sbiancanti ottici
• profumi.

Infine, alcuni ingredienti, qualora presenti in concentrazioni superiori allo 0,2 % dovranno essere inseriti in etichetta con le relative percentuali:
• fosfati;
• fosfonati;
• tensioattivi anionici;
• tensioattivi cationici;
• tensioattivi anfoteri;
• tensioattivi non ionici;
• sbiancanti a base di ossigeno;
• sbiancanti a base di cloro;
• EDTA ed i sali;
• NTA (acido nitrilotriacetico) ed i sali;
• fenoli e fenoli alogenati;
• paradiclorobenzene;
• idrocarburi aromatici;
• idrocarburi alifatici;
• idrocarburi alogenati;
• sapone;
• zeoliti;
• policarbossilati.

Con questo post non vogliamo di certo darci alla chimica, ma almeno diventare un tantino più consapevoli dei prodotti che portiamo nelle nostre case!
Se avete qualche dubbio a riguardo o siete curiosi, c’è sempre tutta la relativa normativa europea (un riferimento è il Regolamento CE n.648/2004 ).

Nel dubbio, comunque, diffidate di quei prodotti che non vi convincono o che non contengono sufficienti informazioni.
In fondo perché tenere nascosto qualcosa di buono?

E con questo cari amici, vi saluto e corro nuovamente sotto le coperte. Brrr….
Alla prossima puntata!

 

Eccomi qua. Nata nella Capitale, vissuta e cresciuta nelle Marche; una laurea in Economia, master e vari corsi di specializzazione …ma come avrete ben capito… non mi basta mai!! E quindi studio un po’ di recitazione, poi divento Coach Professionista… poi una fotografa amatoriale (Nikoniana) e, da buona amante del vino, inizio a studiare per diventare sommelier! 🙂 Insomma l’idea di una vita senza alcuno sprazzo di creatività, mi fa quasi paura!

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