Rosso Fuoco

L’ETICHETTATURA DEL RISO

Ed ora cominciamo con gli esempi.

Parliamo del RISO. Quale alimento più semplice e genuino. Eppure….

Per i più curiosi suggerisco di andare a leggere direttamente la normativa[1], altrimenti potete seguire tranquillamente il mio post. Cercherò di essere chiara e sintetica!

Veniamo a noi.

Nella formulazione dell’etichetta alimentare del riso sono previste indicazioni obbligatorie ed altre facoltative.

Le indicazioni obbligatorie

1)       La denominazione di vendita

Le diciture “riso integrale, parboilet, soffiato” e “arborio, roma, carnaroli, etc.” descrivono la varietà del prodotto ed integrano obbligatoriamente la denominazione di vendita del prodotto.

2)       Etichettatura nutrizionale (obbligatoria dal 13 dicembre 2016)

L’etichetta nutrizionale, al momento volontaria[2], è una dichiarazione del produttore alimentare che fornisce le seguenti informazioni per 100 g o per 100 ml di prodotto:

  • grassi e grassi saturati
  • carboidrati
  • zuccheri                        
  • proteine
  • sale
DSC_0475 (2) >>Esempio di etichetta nutrizionale

Nel caso dei prodotti confezionati in maniera artigianale, forniti dal fabbricante in piccole quantità oppure preparati nei locali che forniscono direttamente il prodotto al consumatore finale non è obbligatorio l’inserimento dell’etichetta nutrizionale.

3)         Ragione sociale e stabilimento di produzione

4)         Quantità netta

5)         Termine minimo di conservazione

6)         Lotto/data di confezionamento

>>ATTENZIONE!!

  • Il termine minimo di conservazione = “consumarsi preferibilmente entro” = entro questo termine il prodotto conserva le sue proprietà in adeguate condizioni di conservazione. Oltre la data di riferimento è ancora possibile consumare il prodotto senza pericoli per la nostra sicurezza!
  • Scadenza = “da consumarsi entro”= DANGEROUS! Oltre questo termine il prodotto può costituire un pericolo per la salute a causa della proliferazione batterica.

Le indicazioni facoltative

1)      Le seguenti diciture sono facoltative:

  1. “FONTE DI FIBRE”
  2. “AD ALTO CONTENUTO DI FIBRE”

2)      Indicazioni sulle modalità di preparazione e conservazione:

Ovviamente le informazioni che consento di preparare al meglio il nostro alimento non sono obbligatorie per il produttore, tanto che spesso costituiscono più strategie di marketing che altro!

Ditemi che sono stata velocissima? Anche con poco tempo riusciamo a migliorare la nostra consapevolezza! Ora… andiamo a controllare le nostre dispense e facciamo vedere a Sherlock Holmes che investigatori che stiamo diventando! 🙂

Arrivederci amici e… alla prossima puntata!

[1] D.lgs 109/92 e dal regolamento CE 1169/2011

[2] Reg. UE 1169/2011

Eccomi qua. Nata nella Capitale, vissuta e cresciuta nelle Marche; una laurea in Economia, master e vari corsi di specializzazione …ma come avrete ben capito… non mi basta mai!! E quindi studio un po’ di recitazione, poi divento Coach Professionista… poi una fotografa amatoriale (Nikoniana) e, da buona amante del vino, inizio a studiare per diventare sommelier! 🙂 Insomma l’idea di una vita senza alcuno sprazzo di creatività, mi fa quasi paura!

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